
Capone è un rivoluzionario che corre più veloce del tempo, fuori da qualsiasi logica e schema preconfezionato. Un artista libero in continua evoluzione. Un musicista la cui crescita e il cui valore lo spingono a trovare strumenti e suoni nuovi, più che rincorrere " il prossimo disco".
La mia stima per Capone va oltre le sue produzioni musicali, perchè Maurizio è un esploratore, un ricercatore, un artista che ha fatto della sperimentazione il suo talento e della costruzione di strumenti paralleli la sua arte.
Nato come percussionista, Maurizio Capone si distacca dall'idea di musicista che suona lo strumento istituzionale e va alla ricerca del suono, perchè tutto ha un suono. Dopo una carriera pluridecennale, Capone ha ancora la curiosità e lo spirito di cercare e costruire nuovi linguaggi, diversamente la musica per lui probabilmente,non avrebbe senso.
Osserva e ascolta con attenzione tutto quello che lo circonda, e lo smantella, lo ricostruisce, lo fonde e se lo cuce addosso. Da sempre Capone si è fatto portavoce di un messaggio importante, di un'idea trasversale della musica. Raccoglie qualsiasi oggetto gli capiti, lo ricicla e si diverte a farne uno strumento.
Nei suoi stage, nelle scuole, nelle carceri, nei cortili, nella strada, insegna che tutto ha suono e che gli strumenti per esprimersi sono intorno a noi.
Capone è un educatore musicale e grazie alle sue sperimentazioni e alla sua continua ricerca strumentale, educa anche al rispetto per l'ambiente e alla cultura del riciclo che è il vero strumento rivoluzionario dei nostri tempi. Un oggetto destinato ad inquinare l'ambiente circostante può invece diventare uno straordinario strumento musicale e comunicativo.
Di Maurizio Capone mi colpisce lo stupore e il divertimento impresso sul viso quando si appresta a sperimentare un nuovo oggetto, e più di tutto mi lascia disarmata la sua generosità, l'umiltà e lo spirito di condivisione, Capone vive di musica e la insegna, la dona, la condivide, perchè forse più di altri ha capito che tutte le cose che ci circondano, come l'arte, l'ambiente, le meraviglie della Terra, non ci appartengono veramente, non sono di nostra proprietà, e noi siamo solo i conduttori che hanno il compito di donare, condividere e far conoscere.
Arriva in studio, come gli altri musicisti che lo hanno preceduto, con uno dei sui strumenti, la scopa elettrica, da lui costruita con tanto di jack e amplificatore. Questo è Capone, il rivoluzionario, l'animale come lui stesso si definisce, che defila qualsiasi aspetto convenzionale della musica e della vita.
Un bellissimo esemplare umano, avanti nel tempo, un uomo libero, che non si pone limiti e non li pone alla sua musica.
Questo è allora, il fondatore dei Bungt&Bangt: lui è rivoluzione, un viaggio, un bambino che gioca a pallone, la sorpresa del regalo, la televisione spenta, il cuore acceso e gli occhi vivi.
Lo scatto di Capone è il mio personale omaggio ai miei amici, gli amici fotografi con cui condivido ogni giorno la mia passione per la fotografia, e attraverso le mani di Maurizio, racconterò il gioco, la curiosità, la condivisione e l'amicizia, le belle nostalgie e il sogno di cercare sempre e con lo stesso entusiasmo nuovi linguaggi per esprimerci.