Arte nata da un raggio e da un veleno (Arrigo Boito)

giovedì 6 dicembre 2012

Instru:mentale con Brunella Selo


Brunella Selo, la voce di Instru:mentale.
La Voce, punto. Le ho detto :" Brunella, mi vergognerò a vita per non averti conosciuto prima, per non aver avuto la curiosità di ascoltare i tuoi lavori"

Penso, e di questo ne sono convinta,che Brunella Selo, si possa tranquillamente inserire nella rosa delle voci più belle del mondo.La voce di Brunella è uno strumento, ascoltando Iso, uno dei suoi dischi, mi sono sentita orgogliosa all'idea di avere un artista del genere nella mia terra.

Brunella  ha la voce melodiosa di una sirena e non è un caso che sia nata proprio qui a Napoli, la cui nascita è legata a leggende mitologiche che ruotano intorno alla figura di Parthenope. Ma qui devo aprire una parentesi, perchè sono da sempre innamorata della mitologia: sulla sirena Parthenope ci sono diverse leggende. 
In una si racconta che quando le sirene non riuscirono ad incantare Ulisse, s'infransero sugli scogli e il corpo della sirena Parthenope fu portato dalle correnti marine tra gli scogli di Megaride (dove oggi sorge il Castel dell'Ovo). Gli abitanti trovarono la dea con i capelli che ondeggiavano nell'acqua, e le diedero un sepolcro, il villaggio prese il nome di Parthenope e la sirena venne venerata come la protettrice del luogo. 
In un'altra leggenda, invece, Parthenope era una fanciulla che viveva in Grecia, dotata di fervida fantasia che trascorreva ore sugli scogli a guardare il mare e a fantasticare di andare in posti lontani. Il suo amore era ostacolato dalla famiglia che la spinse a scappare con il suo amato verso una nuova terra, che come d'incanto iniziò a fiorire, tanto è che la sua famiglia e in seguito gli altri abitanti arrivarono in questa nuova terra dove costruirono il primo villaggio.

Brunella incarna Parthenope, incanta come le sirene di Ulisse e seduta davanti al mare sogna come la fanciulla greca che approderà nel golfo di Napoli.
Perchè Brunella viaggia, attraversa, cerca nuove terre per la sua voce, non rimane consacrata nel repertorio (meraviglioso) musicale della nostra cultura, ma cerca altrove, canta delle culture dei popoli, predilige le rarità, studia e reinterpretra con magia la musica del mondo e le sue preziose tradizioni, racconta di storie, uomini, paesaggi e pescatori come quelli che raccolsero il corpo della sirena e con la sua voce esotica, ti lascia immaginare posti lontani e volti umani che non hai mai incontrato.

Brunella non ha un dono, lei è il dono, per se stessa e per chi ha la fortuna d'incontrarla. Donna intelligente, acuta, con un grande senso dell'umorismo come solo le persone intelligenti possono. Non lascia niente al caso, dietro ogni sua produzione c'è una ricerca e uno studio attento, non è solo musica, ma arte, storia e cultura che si abbracciano. Un artista travolgente e generosa.

Quando inizia a cantare sul set, intonando le prime note della tarantella del Gargano, si ferma letteralmente l'orologio in studio, nessuno fiata, io mi commuovo di tanta bellezza e mi fermo, non scatto. L'ascoltiamo tutti e quando finisce, apre gli occhi ed è Silenzio, siamo tutti incantati come Ulisse legato al palo dai suoi uomini.

Questa è Brunella, il golfo di Napoli, una melodia, una calle, un'isola esotica, un libro antico, una tradizione. A Brunella ho chiesto di interpretare l'incanto e la meraviglia, la perfezione e la bellezza della natura che la sua voce  rappresenta perfettamente.

Attualmente è uscito il suo ultimo disco dal titolo (guarda un pò) " Io sono Ulisse".